Oggi abbiamo fatto insieme ad altre 50.000 persone la storia di questo paese, domani probabilmente continueremo a farla.
L’elezione del Presidente della Repubblica è stato un momento che ha portato tanti di noi a fermarsi un attimo davanti al computer, a passare da impotenti a grandi elettori della più alta carica dello stato e, credetemi, è stata una sensazione meravigliosa.
Per un’intera giornata sono stato indeciso se sacrificare il mio voto per un tatticismo che avrebbe potuto spaccare a metà un partito di mafiosi alleato con un partito della mafia, o se inseguire per davvero il sogno, se dare un segnale non solo alla politica italiana ma all’Italia.
Il MoVimento non è compromesso, noi non siamo così ma siamo quelli che votano Nino Di Matteo e Ferdinando Imposimato, due bandiere della legalità.
Tra i due ho scelto Di Matteo. In molti si chiedono che senso abbia togliere per 7 anni dal suo ruolo di magistrato una persona che sta facendo le inchieste più importanti della storia di questa martoriata Repubblica; io rispondo che votando Nino Di Matteo abbiamo dato il messaggio che colpendo e minacciando lui colpiscono l’Italia. Avrei voluto vedere il suo nome su quelle schede oggi ma vedere il nome di Imposimato mi ha regalato un’emozione fortissima. Il massimo esperto al mondo di terrorismo e strategie sovversive (quelle che hanno incendiato questo paese per decenni e che l’hanno portato dov’è ora) Presidente, ci pensate?
Sappiamo benissimo che non accadrà, lo so io e lo sapete voi (3 o 4) che leggete ma noi ci abbiamo provato, da nuovi Pericle abbiamo detto che ad Atene funziona così, che tutti partecipano e chi è più rappresentativo vince, che i sogni delle persone contano e parecchio e soprattutto che questi sogni si realizzano. Io non so chi sarà eletto, probabilmente il M5S cambierà strategia da sabato ma anche quello sarà votato dagli iscritti e quindi anche lì tutti noi rientreremo nella cabina e forse contribuiremo a cambiare questo paese, magari non votando Mattarella che è espressione della Mafia. Si, il fratello dell’ex Presidente della regione Siciliana ucciso da Cosa Nostra (che sta sui Santi Laici, andatevi a cercare cosa sono per noi loro) è espressione del partito mafioso oggi al governo di questo paese.
Proprio perchè ha il fratello ammazzato da Cosa Nostra, la stessa che è scesa a patti con lo Stato, che ha creato Forza Italia con la quale oggi il PD governa dovrebbe indignarsi solamente a sentirsi nominare da Renzi, ma non lo farà.
L’indignazione in questo paese non esiste più da tempo, neanche se ti hanno ammazzato il fratello perchè quello che conta è il Potere, la Poltrona, le Amicizie, le Conoscenze. Non abbiamo bisogno di Presidenti grigi, ne abbiamo avuti fin troppi.