Perchè lascio il MoVimento 5 Stelle Amantea

19 03 2013

Esco dal MoVimento Cinque Stelle di Amantea. Ho cercato di far partire il gruppo a fine Gennaio 2013, con l’aiuto di Antonello Zaccaria raccogliendo le firme per far presentare il M5S alle elezioni nazionali, ho creduto che anche ad Amantea si potesse creare qualcosa di diverso ma mi sono dovuto ricredere.

La forte incompatibilità con Salvatore Politano e Gianfranco Perri, nonchè la notevolissima distanza culturale, mi hanno indotto a lasciare definitivamente quel gruppo. Voglio fare partecipi tutti voi di questa mia delusione e delle motivazioni che mi hanno portato a questo distacco.

Fin dalla nascita del gruppo, credevo si potessero avvicinare i ragazzi, i giovani, i comitati e le associazioni di questo bel paese che è Amantea, cosa che effettivamente è avvenuta, ma per dirmi che non volevano partecipare per la grossa presenza delle due persone sopra citate. All’inizio ho detto che era un problema loro, in quanto se una cosa la ami, entri all’interno e la cambi, ma mi sono dovuto ricredere.

La grandissima arroganza di Salvatore Politano mi si è palesata nei giorni scorsi, quando ha offeso quello che io ritengo essere un amico ed una delle poche persone che fanno qualcosa per Amantea con veramente poco per il semplice fatto che gli era stato ricordato essere stato, ai tempi della presenza di La Rupa al Comune, il difensore civico della città di Amantea (Cosa che per me non significa niente e che già sapevo ma ho preferito vedere l’operato di qualcuno prima di giudicarlo, e infatti il mio distacco non c’entra niente con questo). Già dalla prima riunione non ho amato il suo modo di interfacciarsi con l’assemblea, monopolizzando l’attenzione su di lui con interventi interminabili ma ho cercato di instaurare, almeno con lui, un dialogo per cercare di creare e fare qualcosa di buono per Amantea con dietro il simbolo del movimento o anche senza, ma senza risultati, come quando non siamo stati capaci di appoggiare l’iniziativa di Giulio Vita e della casa delle Culture.

Non è stato così, e da giorni sono stato insultato, tacciato (insieme ad altri) di intellettualismo e di “insostenibilità delle mie censure”.

*Con Gianfranco Perri il discorso è stato diverso, perchè la mia diffidenza nei suoi confronti era maggiore, probabilmente dovuta alla sua storia passata con G.B. Morelli o perchè alla prima riunione diceva che dovevamo chiedere i voti “Casa per casa”, neanche fossimo la DC vecchia scuola. Più volte sono stato polemico con lui, anche aspramente, cercando di fargli capire che dovevamo evitare i personalismi, che non era merito nostro se ad Amantea il movimento aveva raccolto 2000 voti, ma della magia comunicativa di Beppe Grillo, che non dovevamo quindi ringraziare (ebbene si) la cittadinanza per i voti perchè non c’era riscontro tra le 20 firme raccolte, la media di 25/30 persone a riunione e i 2000 voti. A Gianfranco, però, non perdonerò mai l’incresciosa questione, da noi documentata, di aver votato per lui, dovendo scegliere 2 delegati da mandare a Paola alla riunione del tirreno cosentino, scambiandosi per persone non iscritte al gruppo, invalidando così lo strumento che dovrebbe essere il cardine del movimento, ovvero il voto on-line. Mi dispiace anche che la gravità della situazione non sia stata percepita come tale dagli altri membri del gruppo.

Sempre la partecipazione alle riunioni di persone come Turco (ex-candidato con Signorelli alle comunali) e Rubino, mi ha fatto capire che forse non era il mio posto, non per superiorità intellettuale o per prepotenza, ma per incompatibilità semplice.

Non voglio associare il mio nome a loro, quindi, visto che fino a prova contraria il M5S non è fascista e non cacciamo nessuno, me ne vado alla porta.

Alle comunque tante brave persone che si sono avvicinate e che purtroppo non ho avuto il piacere di conoscere (spero di farlo al più presto) dico che se vorranno ricominciare un cammino nel MoVimento, facendo riunioni su quali sono i problemi dei cittadini, su come rislverli, su una idea per rendere diverso il paese in cui viviamo, se vorranno fare banchetti il fine settimana per conoscere tanti altri volenterosi, se vorranno fare le cose partendo dal basso, promuovendo la Cultura, che per me è l’unica cosa che può salvare la Calabria, senza personalismi ma rispettando veramente l’Uno vale Uno e se vorranno partecipare ai consigli comunali, finalmente, troveranno in me un grande sostenitore, un aiuto e tutta la mia partecipazione.

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Io ci ho provato.

 


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23 03 2014
Amantea ed il suo Meetup, oggi | ...Anyway the wind blows...

[…] mi segue lo sa bene,  a marzo 2013 sono uscito dal neonato meetup 5 stelle Amantea sbattendo la porta e mandando a quel paese più o […]

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